Lettera di Lombroso a Pardo in cui ringrazia per l'invio di un libro utile per controbattere ad accuse antiebraiche
Segnatura
Pardo Archive, P20/9.9
Istituto di conservazione
Central Archives for the History of the Jewish People, Gerusalemme
Luogo e data
Pavia [dato attribuito], 1873 (Post 10 settembre)
Note alla datazioneLa lettera allude a un testo, "Arminius Wambery e gl’Israeliti. Lettera sui difetti nazionali degli Ebrei", pubblicato ne «Il Diritto» del 10 settembre 1873 e, in seguito, rivelatosi apocrifo
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariPardo, Isacco (Rabbino maggiore di Verona)
CitatiOrmay, Norbert (Ufficiale ebreo dell'esercito ungherese)
Vambery, Arminius (Orientalista ungherese)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso ringrazia Pardo per "l'invio di quel libro che scioglie affatto il quesito che [vuole] sostenere". "Mi par solo che abbia dimenticato qualcuno [di Ebrei italiani] messo in prigione dall'Austria e dai Ducati. Soprattutto mi giova il veder la storia di quell'Ormaj trucidato dagli Austriaci, in Ungheria, là dove Wamberj, attesta non esser mai stati prigionieri Ebrei per cause politiche. Si vede che non vi sono prigionieri perché sono stati uccisi - che è peggio". Lo informa che non appena esaurito l'argomento, glielo avrebbe reso
Note contenuto
La lettera è riferita al cosiddetto "caso Pasqualigo" che, ponendo in discussione la legittimità della presenza di un ebreo in una compagine di Governo, generò una vivace polemica giornalistica fra il 31 agosto e il dicembre del 1873. Il libro a cui allude Lombroso è "Gl'Israeliti d'Europa nella civiltà" (Torino, 1871) del rabbino Flaminio Servi
Note
Diritti di pubblicazione acquisiti dai Central Archives for the History of the Jewish People, Gerusalemme