Lettera di Lombroso a Righi in cui, rinnovandogli i propri sentimenti di amicizia, lo ringrazia per le notizie ricevute sulla trasmissione del pensiero
Segnatura
Manoscritti Righi, 619/90.36
Istituto di conservazione
Biblioteca Civica di Verona
Luogo e data
Torino, 12/01/1891 [dato attribuito]
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariRighi, Ettore Scipione (Avvocato e letterato veronese, confidente di Cesare Lombroso)
CitatiCaperle, Augusto (Avvocato e politico veronese)
Pickman, Jean Lambert (Illusionista e telepata)
Righi, Augusto (Avvocato e politico veronese)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso ringrazia Righi delle sue lettere, "vere monografie che [gli] serviranno per lo studio della trasmissione del pensiero che [va] accumulando". Commenta i casi che gli aveva descritto; la "ciarlatana" gli sembra un esempio di "lucidità", diverso dalla "trasmissione" ipnotica. Lo informa che Pickman, per Righi un "imbroglione", a Verona "aveva perduto ogni forza", ma a Torino "aveva [avuto] delle vere trasmissioni". Si compiace per il miglioramento di un bambino soggetto a convulsioni e per la "guarigione fisica psichica del Chaperle [sic!]", prossimo a saldare un debito professionale. Si dichiara lieto per le notizie sui suoi familiari, congratulandosi per la nomina del fratello Augusto a senatore; "anche la mia famiglia dopo una leggera burrasca si è riavuta". Ringrazia per "le ore perdute [a scrivergli] a lungo in quel [suo] caro verbiloquio che [gli] fa passare le ore come [a Padova] ai tempi del Pedrocchi e del Santo"
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Civica di Verona