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Minuta di lettera di Righi a Lombroso in cui lo informa della sua cecità progressiva e discute dei possibili rimedi


Segnatura
Manoscritti Righi, 636/1

Istituto di conservazione
Biblioteca Civica di Verona

Luogo e data
Verona, 19/07/1886

Mittenti
Righi, Ettore Scipione (Avvocato e letterato veronese, confidente di Cesare Lombroso)

Destinatari
Lombroso, Cesare

Citati
Biacchi, Giuseppe (Sacerdote e missionario milanese)
Gaiter, Giulio (Medico e omeopata veronese)
Pedrazzoli, Guido (Medico oftalmologo mantovano, domiciliato a Verona)
Righi, famiglia
Vanzetti, Giovanni Battista (Medico veronese)

Consistenza
2 fogli di grande formato

Lingua
Italiano

Contenuto
Righi comunica a Lombroso che, insoddisfatto dei risultati sino ad allora ottenuti dalle cure della propria cecità progressiva, avrebbe seguito i suoi consigli e, consultato Gaiter, si sarebbe affidato all'omeopatia e forse all'elettroterapia. Richiede notizie sulle proprietà dell'eufrasia combinata all'elettroterapia, sulle modalità curative e sui possibili danni collaterali, specie in rapporto alla sua condizione di individuo quasi completamente cieco, sofferente di un'irritazione del sistema nervoso e non più autosufficiente. Si informa sulla compatibilità fra la cura dell'eufrasia e l'assunzione di calmanti quali bromuro ed eloraglio. Invia i saluti da parte dei familiari. Nel poscritto, dopo averlo pregato di scrivere con grafia particolarmente chiara o di far scrivere ad altri, chiede se ha notizie sul caso del reverendo Biacchi, sottopostosi alla cura dell'eufrasia

Note
Per gentile concessione della Biblioteca Civica di Verona

    Foglio 1
    Foglio 2
    Foglio 3
    Foglio 4