Cartolina postale di Cesare Lombroso ad Augusto Guido Bianchi in cui esprime la propria opinione sulla scarsa considerazione da parte di giudici e periti sull’importanza dell’epilessia in occasione della perpetrazione di delitti
Segnatura
IT SMAUT Acq. Lombroso - A. G. Bianchi 07
Istituto di conservazione
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino
Luogo e data
Torino, 09/06/1904
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariBianchi, Augusto Guido (Redattore del «Corriere della Sera»)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Cesare Lombroso ad Augusto Guido Bianchi in cui lo ringrazia per le correzioni apportate ai propri scritti e lo prega di inviargli alcune pubblicazioni: "Anche la prego se mi mandasse i versi [Terror Sacro] ed altro che Ella abbia raccolto nel Corriere ma che io perdetti - e se fu pubblicato un facsimile di sua scrittura. Non ho avuto la pubblicazione sul [...] che anch’essa è un processo stranamente misterioso - e di così è difficile cogliere il bandolo. Seme lo manda mi farà gran piacere". Esprime la propria opinione sulla scarsa considerazione da parte di giudici e periti sull’importanza dell’epilessia in occasione della perpetrazione di delitti: "ne sopprimono, se possono, l’esistenza o non la calcolano - e così sfugge loro il filo del labirinto"