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Bebel, August Ferdinand


Ente di conservazione Data Titolo
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 18920327 27/03/1892 Lettera di Jean Finot a Cesare Lombroso con richiesta di collaborare con la «Revue des Revues» e di scrivere un articolo sulla presunta malattia mentale dell'imperatore Guglielmo II, in modo che il lavoro non possa essere tacciato di parzialità politica come avrebbe potuto invece esserlo nel caso fosse stato affidato ad un alienista francese. Sul retro della lettera è presente la minuta della risposta affermativa di Lombroso con precisazioni sul compenso e richiesta dell'invio di materiali sul tema da parte di Bebel e Liebknecht
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 18920404 04/04/1892 Lettera di Jean Finot a Cesare Lombroso in cui gli comunica che, come richiesto da quest'ultimo, cercherà di avere dei materiali da Bebel e Liebknecht per l'articolo sulla presunta malattia mentale dell'imperatore Guglielmo II, ma dubita che glieli manderanno; ringrazia inoltre Lombroso per il prossimo invio di un articolo sull'insensibilità fisica delle donne e dà indicazioni sulla lunghezza e sui tempi di consegna dello scritto su Guglielmo II
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 18941116 16/11/1894 Lettera di Hans Kurella a Cesare Lombroso cui scrive di essere stato malato, ma di aver saputo con gioia che i propri sforzi per fare un'edizione degli "Studien über Entartung und Genie" hanno incontrato la sua approvazione. Gli comunica che l'editore Richter gli ha detto di essere già in contatto coi Fratelli Bocca e Felix Alcan, di aver letto sul settimanale socialista «Neue Zeit» dell'edizione tedesca del "Delitto politico" e accenna al soggiorno di Paola Lombroso in Germania. Aggiunge che "Verbrecher und Verbrechen" di Havelock Ellis ha avuto "un'eco furiosa" su alcuni giornali e lui, che ne ha fatto la traduzione, è stato accusato di non meritare il posto di funzionario pubblico, ma afferma che sarebbe un onore essere licenziato per via delle sue idee criminologiche