Lettera di Lombroso ad Ascoli in cui lo prega di rispedirgli corretti dei foglietti sui gerghi e gli albanesi
Segnatura
Fondo Ascoli, 37/115
Istituto di conservazione
Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roma
Luogo e data
Pavia [dato attribuito], 1863 [dato attribuito]
Note alla datazioneSembra probabile che gli studi sui gerghi e sugli albanesi cui accenna Lombroso, siano quelli confluiti in "Tre mesi in Calabria", pubblicato nella «Rivista contemporanea» nel dicembre 1863
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariAscoli, Graziadio Isaia (Linguista e glottologo goriziano)
CitatiPicchioni, GirolamoWeill-Schott, Leone (Imprenditore milanese di origine austriaca)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso scrive ad Ascoli, cui contestualmente trasmette un "bigliettino [del suo] buon Zio", pregandolo di rispedirgli tre foglietti sugli Albanesi e uno sui gerghi. Lo prega, se è riuscito a leggerli, di accennargli ai "molti errori che deve contenere quel brutto zibaldone": "ma ad ogni modo io mi permetterei di mandare a lei la prova di
stampa sulla quale, non avrà almeno da guastarsi gli occhi come sul mio ms. - Bisognava pur che mi prendessi questa libertà - ché ai lettori risparmiasse un buon poligrafo di strafalcioni". "Se ha buone novelle per me e può, che non risponda". Conclude pregandolo di salutare degli amici comuni e dichiarandoglisi "discepolo e ammiratore"
Note
Per gentile concessione della Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roma