Lettera di Teza a Lombroso in cui, nell'assicurarsi che abbia ricevuto una sua precedente lettera, discute di alcuni studi e gli propone un incontro a Treviso da Marzolo
Segnatura
Manoscritti Righi, 620/71
Istituto di conservazione
Biblioteca Civica di Verona
Luogo e data
Venezia [dato attribuito], Settembre 1857 [dato attribuito]
Note alla datazioneLa datazione è ipotizzabile sulla base dei contenuti della lettera
MittentiTeza, Emilio (Letterato, storico e linguista veneziano)
DestinatariLombroso, Cesare
CitatiMarzolo, Paolo (Medico e linguista padovano)
Maury, Alfred (Medico, erudito e accademico francese)
Rosa, Gabriele (Patriota e poligrafo lombardo)
Todesco
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Teza scrive a Lombroso, pregandolo di avere "pietà" della sua vista e manifestandogli sentimenti di affettuosa amicizia. "Avesti una lettera mia? dove ringraziava dei tuoi
pazzi? alle cose scritte là non fai cenno: onde non vorrei che fosse perduta e mi credessi dimentico di te. Prima di torti da Verona scrivimi [...]: forse che la laurea ti avvicini a Venezia e che nel Veneziano possiamo una volta abbracciarci". Prosegue esprimendo la propria opinione sulla personalità e le capacità di alcuni studiosi legati, o comunque noti, a entrambi. Manifesta forte simpatia per Rosa: "tanto mi piacque l'uomo tranquillo e moderato: io immoderato giudice delle cose e degli uomini". Ritiene
La religion hellenique di Maury "opera pensata: ma i Francesi sanno velare tutto: e credi erudito il più da poco". Gli propone, infine, un incontro da Marzolo: "Io vo domani a Serravalle per un mese: tornando sul fine di Ottobre passo mezza giornata a Treviso. Scrivimi qualche cosa qui: o a Serravalle (casa rev. Todesco) (non spaventarti)".
Note contenuto
Lombroso donò la lettera di Teza a Ettore S. Righi in segno di amicizia in occasione della propria laurea
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Civica di Verona