Lettera di Lombroso a Luzzatti in cui lo prega di sostenere la sua istanza al Ministero della Pubblica Istruzione
Segnatura
Archivio Luzzatti, Sezione 1, Corrispondenza, Lombroso Cesare 1
Istituto di conservazione
Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia
Luogo e data
Pavia, 15/07/1873
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariLuzzatti, Luigi (Economista, politico e Presidente del Consiglio veneziano)
CitatiBargoni, Angelo (Magistrato, politico e ministro cremonese)
Levi, Amelia (Moglie di Luigi Luzzatti, cugina di Cesare Lombroso)
Scialoja, Antonio (Economista, politico e ministro campano)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso scrive a Luzzatti, scusandosi di doverne sollecitare l'intervento "per una causa tutta [sua] personale". Lo informa che il suo rientro a Pavia, lasciata "la lauta posizione di Pesaro", suscita ostilità nel corpo accademico: "i Pavesi [...] cominciarono a perseguitarmi - e in modo strano tentarono di farmi passare per avvelenatore, di rendere ridicole le mie esperienze [sulla tossicità del mais guasto]; e la domanda sostenuta dal Rettore [...] per nominarmi ordinario fu messa sotto il sabbione": "Io non posso qui durare così". Gli comunica di aver presentato istanza di apertura del concorso per la cattedra di Medicina legale a Torino, auspicandone il sostegno presso il ministro della Pubblica Istruzione: "Ma se tu non m'ajuti io perderò questo filo di speranza - e non so davvero cosa sarà di me". Conclude chiedendo notizie sulla salute sua e dei suoi familiari e auspicando di trascorrere qualche tempo insieme durante la prossima villeggiatura
Note
Per gentile concessione dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Venezia