Lettera di Lombroso a Visconti Venosta a cui propone di farsi promotore di un ciclo di conferenze di divulgazione scientifica a Milano
Segnatura
Fondo Visconti Venosta, Carteggio, b. 55, f. 11, n. 611: Cesare Lombroso
Istituto di conservazione
Biblioteca Comunale, Grosio
Luogo e data
Pavia, 05/12/1863
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariVisconti Venosta, Giovanni (Politico e pubblicista lombardo)
CitatiDe Filippi, Filippo (Medico e zoologo pavese)
Franchi, Ausonio (pseudonimo di Cristoforo Bonavino) (Scrittore, filosofo e sacerdote ligure)
Gibelli, Giuseppe (Botanico e accademico lombardo, docente fra l'altro presso l'Università di Torino)
Govi, Gilberto (Fisico e accademico mantovano)
Mantegazza, Paolo (Medico e antropologo monzese)
Marzolo, Paolo (Medico e linguista padovano)
Moleschott, Jacob (Fisiologo olandese)
[Torelli]
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso scrive a Visconti Venosta proponendogli - benché "piuttosto un caldo ammiratore che un intimo conoscente" - di "farsi iniziatore" a Milano "di una bella intrapresa che [gli] frulla pel capo". Lo informa che, a Torino, "sei o sette studiosi [...] hanno progettato di dare una serie di 36 letture
piacevoli ed
utili - sulle materie di loro predilezione - nel mondo elegante d'ambo i sessi - letture per intervenire nelle quali ogni ricorrente deve pagare un franco". Elogia le finalità di questa impresa, educare "alla serietà il mondo gentile, scrostare della vanità a pro dell'ingegno, [...] mostrare con fatti, che anche scienza è denaro... quanti e quanti altri vantaggi non si affacciano da una simile impresa". "Ora s'ebbe attecchire a Torino che è certo più la Sparta, che non l'Atene d'Italia - se anzi quasi si è cominciata, ben meglio dovrebbe allignare costà ove dagli esempi di Marzolo e Ausonio Franchi si ebbero prove che il terreno è meglio disposto". "E non sarebbe egli bella idea di prevenire, in celerità, i Torinesi stessi, e fare, in pochi giorni, quello ch'essi maturarono in mesi?". "Ella che è fra le autorità letterarie e municipali, più benemerite e ben accette - e colla
penna e colla
voce potente - Ella veda se l'impresa si possa iniziare e presto - ne formuli, subito, il programma". Propone quali relatori Mantegazza, Gibelli e se stesso, rispettivamente sull'igiene dell'amore e sull'America meridionale, sulla fecondazione delle piante e sui rapporti fra genio e follia o l'origine delle razze
Note
Per gentile concessione del Comune di Grosio