Lettera di Lombroso a Righi a cui invia gli auguri di capodanno, invitandolo a scrivergli più spesso. In calce una nota per Canestrari
Segnatura
Manoscritti Righi, 619/90.29
Istituto di conservazione
Biblioteca Civica di Verona
Luogo e data
Genova, 29/12/1862
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariRighi, Ettore Scipione (Avvocato e letterato veronese, confidente di Cesare Lombroso)
Canestrari, Francesco Mario (Avvocato e pubblicista veronese)
CitatiCastelli, SalvatoreDe Betta, Edoardo (Naturalista veronese)
FasoliLazzariManganotti, Antonio (Farmacista e giornalista veronese, compilatore del «Collettore dell'Adige»)
Righi, Augusto (Avvocato e politico veronese)
Righi, Italia (Figlia di Ettore Righi e Bice Ruffoni)
Ruffoni, Beatrice detta Bice (Moglie di Ettore Scipione Righi)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso offre a Righi gli auguri di capodanno in ossequio alla "promessa sacra", ma "un poco [dimenticata], anzi un po' troppo". "
Non dovevamo scriverci almeno due volte all’anno – passi almeno per una. Sarò restato io solo fedele alla promessa". Trasmette gli auguri anche ai suoi familiari e ad alcuni amici comuni, promettendogli l'invio di "un lavoro non brutto sulle Calabrie". In calce, Lombroso iniva i propri saluti a Canestrari, ricordandogli di non ricevere sue lettere da quattro anni
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Civica di Verona