Minuta di lettera di Righi a Lombroso in cui lo informa della sopraggiunta cecità completa
Segnatura
Manoscritti Righi, 636/1
Istituto di conservazione
Biblioteca Civica di Verona
Luogo e data
Verona, 26/12/1886
MittentiRighi, Ettore Scipione (Avvocato e letterato veronese, confidente di Cesare Lombroso)
DestinatariLombroso, Cesare
CitatiDe Benedetti, Nina (Moglie di Cesare Lombroso)
Gaiter, Giulio (Medico e omeopata veronese)
Pedrazzoli, Guido (Medico oftalmologo mantovano, domiciliato a Verona)
Righi, Augusto (Avvocato e politico veronese)
Righi, famigliaRighi, Italia (Figlia di Ettore Righi e Bice Ruffoni)
Ruffoni, Beatrice detta Bice (Moglie di Ettore Scipione Righi)
Consistenza
1 foglio di grande formato
Lingua
Italiano
Contenuto
Righi comunica a Lombroso di essere divenuto "completamente cieco, in onta alle varie cure tentate" dall'inizio di agosto. Informa di aver cominciato, prescritta dal dottor Gaiter, la cura dello Zandi, ma gli scarsi esiti lo avevano convinto a riprendere la cura dell'eufrasia con l'inizio del nuovo anno. La sua condizione, tuttavia, era discreta, caratterizzata dall'assenza di "ogni eccitamento nervoso" e dai conforti della famiglia. La permanenza in campagna, d'altra parte, favoriva una condotta di "vita più attiva ed igienica" di quella mantenuta in città, dominata dalla "foga degli affari": "spero cavarne col tempo buon frutto anche riguardo agli occhi". Invia saluti e auguri di capodanno da parte della sua famiglia
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Civica di Verona