Lettera di Lombroso a Moleschott in cui lo ringrazia per l'invio di un'opera e stabilisce un'identità fra le sue idee sulla natura del pensiero e quelle di Marzolo
Segnatura
Fondo Moleschott, Corrispondenza ricevuta da Jacob Moleschott, busta 15, fasc. 37
Istituto di conservazione
Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna
Luogo e data
Genova, 07/03/1862
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariMoleschott, Jacob (Fisiologo olandese)
CitatiMarzolo, Paolo (Medico e linguista padovano)
Paul, Jean [Johann Paul Friedrich Richter] (Scrittore e pedagogista tedesco)
Tito Lucrezio Caro (Poeta e filosofo romano)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso ringrazia Moleschott per l'invio di "quella bella sua gemma letteraria che è la vita del gran naturalista". Propone un parallelo con Marzolo, che lo "uguaglia nell'ingegno" e di cui avrebbe piacere leggesse le opere, almeno quelle apparse nelle
«Memorie dell'Istituto Lombardo
» e nel
«Politecnico
». Marzolo "è arrivato coll'analisi delle lingue alle stesse precise conclusioni sulla natura del pensiero che voi coll'analisi chimica ecc. - Tanto il vero è uno!". "Io gli feci vedere quel vostro caro opuscoletto Licht und Leben specialmente quel passo ove paragona l'elettricità che si sviluppa dal zinco e rame alla vita ecc. ed egli "è mio fratello" Moleschott esclamò -; egli vi ama a quest'ora come io che v'amo come padrino della scienza". Spera di visitarlo presto a Torino
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna. Il carteggio Lombroso-Moleschott è pubblicato in M.L. Patrizi, "Addizioni al «dopo Lombroso». Ancora sulla monogenesi psicologica del delitto", Roma-Milano-Napoli, Società editrice libraria 1930