Lettera di Lombroso a Moleschott in cui ringrazia sentitamente per l'invio di un'opera
Segnatura
Fondo Moleschott, Corrispondenza ricevuta da Jacob Moleschott, busta 15, fasc. 37
Istituto di conservazione
Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna
Luogo e data
Pavia, 24/12/1870
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariMoleschott, Jacob (Fisiologo olandese)
CitatiGalilei, Galileo (Fisico, astronomo, filosofo, matematico e accademico pisano)
Marzolo, Paolo (Medico e linguista padovano)
Voltaire (pseudonimo di François-Marie Arouet) (Filosofo francese)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso ringrazia Moleschott per l'invio di un'opera, un "regalo del Natale [...] doppiamente caro". In primo luogo, il dono dissipa il timore, suscitato dalla "freddezza" riservatagli durante l'ultima visita, di aver perduto la sua "benevolenza" forse a causa di "qualche franca espressione di critica" contenuta in "una o due lettere". In secondo luogo, le tesi gli avrebbero reso gradita l'opera anche "se [fosse stata] dono di un nemico". "Noi troppo abbiamo bisogno di un apostolo del libero pensiero che ci scuota la fibra addormentata ed evirata dal prete e che ci riconduca a
Roma - ma ad una Roma novella del pensiero non la vieta, pontificale, cattolica". Esprime apprezzamento anche per la forma, ricca di immagini suggestive "di cui è difficile cancellare l'impressione", che rendevano lo scritto "degno di esser recitato nelle aule di Roma di faccia al Vaticano". Invia saluti ai suoi familiari
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna. Il carteggio Lombroso-Moleschott è pubblicato in M.L. Patrizi, "Addizioni al «dopo Lombroso». Ancora sulla monogenesi psicologica del delitto", Roma-Milano-Napoli, Società editrice libraria 1930