Lettera di Lombroso a Vaccaj in cui ricevuta comunicazione della mancanza di fondi per le riforme, minaccia di rifiutare l'incarico di direttore del Manicomio di Pesaro
Segnatura
Fondo Vaccaj, 14-0-5-0654-9
Istituto di conservazione
Biblioteca Oliveriana, Pesaro
Luogo e data
Pavia, 01/03/1872
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariVaccaj, Giuseppe (Pittore, politico e deputato pesarese)
CitatiPrefetto di Pesaro
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso scrive a Vaccaj, dichiarandosi "in un grande imbarazzo". Pronto a raggiungere Pesaro il 15 marzo, la Prefettura gli aveva comunicato ufficialmente che "i
fondi (già scarsi) per le riforme [della struttura manicomiale] da attuarsi cominceranno a versarsi nel 73 - e non nel 72", come assicurato da Vaccaj. "Ora il mio scopo principale nel venire, costà, era di attuare quella riforma che veramente occorre allo Stabilimento - senza di che riesce veramente poco decoroso il dimorarvi - e il dirigerlo". "Ora cosa ho da farne io di una possibilità di là da venire di attuare queste riforme quando già la somma sarebbe insufficiente qual è se subito si versasse?". Lombroso dichiara di non volersi recare "a dirigere un manicomio senza campi coltivati, senza camere di isolamento - con un comparto di furiosi al 2° o 3° piano, - e colla prospettiva di togliere ciò dopo un anno anzi più anni!". "Io non recedo dai miei obblighi - ma non voglio trovarmi in una falsa posizione. Se il 73 invece del 72 è uno sbaglio del copista; [oppure] se vi è modo coi fondi dell'ospizio di impiantare, fino dal primo mio giungere costà, almeno una riforma delle cose più essenziali -
celle di isolamento, campi da coltivare ove sparpagliare i malati - io vengo - ma se no - contrordino tutte le mie disposizioni - perché davvero mi troverei in una posizione sbagliata - e non saprei colle mani alla cintola assistere alle sconcezze dell'attuale disposizione". Si scusa per i toni mesti, confidando nell'apprezzamento della sua "franchezza"
Note
Per gentile concessione dell'Ente Olivieri - Biblioteca e Museo Oliveriani, Pesaro