Lettera di Lombroso a Lioy a cui comunica le proprie opinioni in merito allo spiritismo
Segnatura
Carte Lioy, b. 9, u.a. 273, n. 172
Istituto di conservazione
Biblioteca Civica Bertoliana, Vicenza
Luogo e data
Torino, 03/11/1890
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariLioy, Paolo (Letterato, naturalista e politico vicentino)
CitatiOttolenghi, Salvatore (Medico e criminologo piemontese, fondatore della Scuola di Polizia Scientifica di Roma)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso replica a Lioy, dichiarando "veri" alcuni "fatti" dello spiritismo "come i movimenti di esseri vivi - le luci". Racconta di aver visto "delle impronte in gesso fra persone oneste ma fanatiche - ma non [averle] vedute mai far [lui]". Possiede "una raccolta di fotografie [ricevute] da Parigi, circa 60, - ma nessuna attendibile tutte fatturate e anche alcune ridicolmente". "Io credo che si tratti di azioni di moto del medium che è sempre nevrotico spesso epilettico pari a quelli che si hanno (e che io publicai (Nuovi studi sull'Ipnotismo di Lombroso e Ottolenghi - Studi sull'ipnotismo 3a ed.)) nei sensi in cui i centri sensori fanno da senso. Qui invece i centri fanno da
motore si sostituiscono ai muscoli e dato che la forza psichica ha un movimento nulla impedisce ch'essa si trasformi in movimento ed in luce - questa la trasformazione della forza". Conclude rivendicando la "proprietà di queste osservazioni". Nel poscritto, lo informa di non essere né di poter diventare senatore
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Civica Bertoliana, Vicenza