Lettera di Strambio a Lombroso in cui accusa ricevuta tardiva dell'"Appendice antropologica" di "Genio e follia" e lo prega di migliorare la grafia nei suoi manoscritti
Segnatura
Legato Cerù, b. 130, n. 89
Istituto di conservazione
Archivio di Stato di Lucca
Luogo e data
Milano, 26/06/1864
MittentiStrambio, Gaetano (Medico milanese)
DestinatariLombroso, Cesare
CitatiRechiedei, fratelli (Stampatori e tipografi milanesi)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Strambio comunica a Lombroso di aver fatto pubblicare il "bellissimo"
Genio e follia privo della sua
Appendice Antropologica, giuntagli solo quella mattina insieme ad altri manoscritti, nell'ultimo fascicolo della
«Gazzetta Medica Italiana. Lombardia
». Il testo era incompleto, ma non per sua responsabilità; accusa di non essere stato "avvisato dell'intendimento" di pubblicare anche l'appendice e, anzi, di aver ricevuto forti pressioni per "affrettare la stampa". "Così, io non me ne pento; ma voi dovete pensare ad altro e forse, con mio e vostro dispiacere, fraporre qualche indugio alla comparsa dell'appendice, ch'io intanto annuncerò brevemente di prossima pubblicazione". Avanza inoltre, con "la maggiore franchezza" di amico e collaboratore, una preghiera in nome del tipografo. "Il buon uomo va soggetto ad accessi di disperazione ed uno di questi giorni lo trovai in un momento di crisi a proposito di un vostro manoscritto che diceva indecifrabile e di alcune vostre correzioni che per la terza volta lo costringevano a smovere tutti i tipi di un vostro lavoro". "Io lo calmai promettendogli di [...] dirvi francamente la cosa e pregarvi perché e scrivendo e correggendo abbiate sempre presente, come le ho io, le disperazioni del nostro buon tipografo, il quale, sia detto fra parentesi, è realmente un fior di galantuomo". Promette l'invio, non appena uscita, dell'
Appendice antropologica ai suoi collaboratori
Note
Per gentile concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Archivio di Stato di Lucca