Lettera di Lombroso a Moleschott in cui lo informa dei problemi insorti con Brigola in merito al ritardo nel rinvio delle bozze
Segnatura
Fondo Moleschott, Corrispondenza ricevuta da Jacob Moleschott, busta 15, fasc. 37
Istituto di conservazione
Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna
Luogo e data
Pavia, 19/01/1869 [dato attribuito]
Note alla datazioneNel datare la lettera, Lombroso sbaglia l'impressione dell'anno, 1868 per 1869; che si tratti di un errore, lo si desume dai contenuti
MittentiLombroso, Cesare
DestinatariMoleschott, Jacob (Fisiologo olandese)
CitatiBrigola, Gaetano (Editore e libraio milanese)
Strecker, Sophie (Moglie di Jacob Moleschott)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Contenuto
Lombroso informa Moleschott di non aver ricevuto bozze, né nuove né ripetute, e di rispettare "scrupolosamente" le sue correzioni, anche quando non le condivide. Sollecita l'invio delle nuove correzioni e invita a evitare pressioni su Brigola: l'editore era "disgustatissimo del ritardo" e, secondo voci riferite da "un amico", alla ricerca di "un pretesto per rompere il contratto". Comunica di aver scoperto "urea" nel sangue dei pellagrosi, ma di mancare - a Pavia - di "un chimico di vaglia" in grado di fare "analisi quantitative". Invia i propri saluti alla moglie
Note
Per gentile concessione della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Bologna. Il carteggio Lombroso-Moleschott è pubblicato in M.L. Patrizi, "Addizioni al «dopo Lombroso». Ancora sulla monogenesi psicologica del delitto", Roma-Milano-Napoli, Società editrice libraria 1930