Lettera di Mario Rapisardi a Cesare Lombroso con polemica verso l'applicazione distorta delle dottrine di antropologia criminale che in Italia lo hanno portato ad essere definito "mattoide", mentre negli Stati Uniti viene apprezzato come un grande poeta; invia a Lombroso il suo ultimo poema (non accluso) e lo invita a leggere altre sue opere per dimostrargli di non essere pazzo e di essere anzi lo scrittore più vicino al "nuovo movimento scientifico" e ai problemi della società
Segnatura
IT SMAUT Carrara/CL. - Rapisardi, Mario_01
Istituto di conservazione
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino
Luogo e data
Catania, 13/10/1893
MittentiRapisardi, Mario (Poeta e letterato catanese)
DestinatariLombroso, Cesare
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Note
Precedente segnatura archivistica: IT SMAUT Carrara/CL. 149.
La minuta, che presenta minime variazioni rispetto alla lettera, è stata pubblicata in M. Rapisardi, "Epistolario di Mario Rapisardi", a cura di A. Tomaselli, Giannotta, Catania 1922, pp. 311-312