Lettera di Guglielmo Ferrero a Cesare Lombroso in cui gli comunica di stare per recarsi a Napoli e gli inoltra una lettera di [Obici] a cui ritiene si debba dare una risposta definitiva. Scrive inoltre di aver raccolto "pettegolezzi sulla corte", di aver incontrato Enrico Ferri e Leonida Bissolati e informa il professore che l'accoglienza al suo libro è stata buona e che Antonio De Viti De Marco ha dato un pranzo "convocando, per divertirsi, una compagnia di titolati forcaiolissimi in mezzo a cui stavamo come trinità rivoluzionaria, io lui e Bissolati"
Segnatura
IT SMAUT Ferrero/CL. 103
Istituto di conservazione
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino
Luogo e data
Roma, 09/05/1902
MittentiFerrero, Guglielmo (Sociologo e storico, genero di Cesare Lombroso)
DestinatariLombroso, Cesare
CitatiBissolati, Leonida (Politico cremonese)
De Viti De Marco, AntonioFerri, Enrico (Giurista, sociologo e politico mantovano, allievo prediletto di Cesare Lombroso)
Lombroso, Gina (Figlia di Cesare Lombroso e Nina De Benedetti)
Margherita di Savoia (Regina d'Italia)
Obici, Giulio (Medico del Manicomio di Ferrara)
Consistenza
1 foglio
Lingua
Italiano
Note
Manca la parte finale della lettera con la firma del mittente