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Bissolati, Leonida


Ente di conservazione Data Titolo
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 18970214 14/02/1897 Lettera di Leonida Bissolati a Cesare Lombroso cui scrive di aver mandato a Filippo Turati il suo articolo sulle agitazioni universitarie affinché lo pubblicasse nella «Critica sociale» poiché l'aveva ritenuto inadatto all'«Avanti!». Gli comunica inoltre di aver sospeso la pubblicazione del "Tutti a Candia" per non aver potuto assumersi la responsabilità di "lanciare dall'organo massimo del partito un appello di questo genere" e gli chiede se debba rimandare a Paola Lombroso l'articolo sulla conferenza di Max Nordau
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 18970221 21/02/1897 Lettera di Guglielmo Ferrero a Cesare Lombroso cui scrive di Bissolati e chiede se voglia intervenire con un breve discorso a un comizio dove parleranno anche lui e Treves
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 18980310 10/03/1898 Lettera di [Francesco Porro de' Somenzi] a Cesare Lombroso in merito alla costituzione di un'associazione che prenda posizione contro la pratica del duello
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 19020509 09/05/1902 Lettera di Guglielmo Ferrero a Cesare Lombroso in cui gli comunica di stare per recarsi a Napoli e gli inoltra una lettera di [Obici] a cui ritiene si debba dare una risposta definitiva. Scrive inoltre di aver raccolto "pettegolezzi sulla corte", di aver incontrato Enrico Ferri e Leonida Bissolati e informa il professore che l'accoglienza al suo libro è stata buona e che Antonio De Viti De Marco ha dato un pranzo "convocando, per divertirsi, una compagnia di titolati forcaiolissimi in mezzo a cui stavamo come trinità rivoluzionaria, io lui e Bissolati"
Museo di antropologia criminale "Cesare Lombroso" - Università di Torino 19040406 06/04/1904 Lettera di Giuseppe Antonini a Cesare Lombroso cui scrive che sta per inaugurare il manicomio di S. Osvaldo in Udine; vorrebbe sostituire la vecchia denominazione dei reparti (agitati, semiagitati, infermerie) con nomi di illustri psichiatri italiani e chiede al professore il permesso di intitolargliene uno. Gli comunica inoltre che manderà una foto aerea del manicomio e si chiede se non sia opportuno pubblicare nell'«Archivio di psichiatria» un articolo su Kant, dal momento che ricorre il centenario della morte