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Lettera di Lombroso a Gallia in cui ringrazia per l'invio di un cranio e dà alcune comunicazioni in merito alle ricerche pellagrologiche


Segnatura
Aut., 438, Fasc. I

Istituto di conservazione
Biblioteca Civica Queriniana, Brescia

Luogo e data
Pavia, 27/11/1873

Mittenti
Lombroso, Cesare

Destinatari
Gallia, Bortolo (Medico bresciano)

Citati
Balardini, Lodovico (Medico e pellagrologo di Brescia)
Gemma, Antonio Maria (Medico veronese)
Manzini, Giovanni Battista (Medico dell'Ospedale di Brescia)
Selmi, Antonio (Chimico emiliano)

Consistenza
1 foglio

Lingua
Italiano

Contenuto
Lombroso ringrazia Gallia per il "prezioso dono" di un cranio, che conferma gli esiti di un suo recente studio sui cretini. "Quella testa, veramente esagona, ricorda perfettamente, infatti i crani dei Boschimani - e la piccolezza della faccia i crani degli Hittiti". Lo avrebbe custodito "come memoria carissima di Brescia e di [lui] che onora generosamente quella città"; promette che, se richiesto, non si sarebbe risparmiato per ricambiare la cortesia. Lo prega di comunicare a Balardini e Manzini che Selmi aveva isolato "un glucoside quasi volatile, e rapidamente venefico nel maiz guasto", su cui avrebbero pubblicato una memoria entro quattro mesi; li esorta a proseguire gli esperimenti, specie quelli relativi alla cura della psoriasi. Lo informa di aver replicato alle "stolide insipienze del Gemma": "benché si trattasse di una tregua ma a chi tocca il Ballardini io rispondo per le rime"

Note
Per gentile concessione della Biblioteca Civica Queriniana, Brescia