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Lettera di Lombroso a Biffi in cui insiste affinché proseguano le sperimentazioni sulla tossicità del mais guasto


Segnatura
Archivio Biffi b. 2, fasc. 7, n. 11

Istituto di conservazione
Abbazia di San Benedetto, Seregno

Luogo e data
Pavia [dato attribuito], 1875

Mittenti
Lombroso, Cesare

Destinatari
Biffi, Serafino (Psichiatra milanese, direttore del Manicomio privato "Villa Dosso" di Monza)

Citati
Generali, Francesco (Medico modenese)
Michelini (Medico fiorentino)
Rossi (Medico e docente universitario a Genova)
Selmi, Antonio (Chimico emiliano)

Consistenza
1 foglio

Lingua
Italiano

Contenuto
Lombroso scrive a Biffi, incalzandolo affinché proseguano gli esperimenti sulla tossicità del mais guasto. "Interrompere in questo momento le somministrazioni - è veramente impedire che l'esperimento risponda secondo i miei desideri - e dire ragione ai miei avversari". Ricorda che anche i suoi studi sul cretinismo erano stati posti in discussione, ma ne era uscito "non senza onore". "Si riescirà, per due mesi per quattro mesi in seguito al vostro rapporto, di umiliarmi e quello che è ben peggio a diffondere di nuovo la credenza che il maiz guasto sia innocuo. Ma gli esperimenti [e] le analisi [degli specialisti italiani ed europei] mostreranno se io sono un allucinato"

Note
Per gentile concessione dell'Abbazia di San Benedetto, Seregno. La lettera, pubblicata per cura di "A.S.P.I. - Archivio Storico della Psicologia Italiana" (Università di Milano Bicocca), è consultabile on-line all'indirizzo: http://www.aspi.unimib.it/collections/object/detail/10007/