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Lettera di Lombroso a Colajanni cui promette l'inserzione del suo studio nell'«Archivio di Psichiatria», ammonendolo sul criterio di interpretazione della criminalità


Segnatura
Archivio Colajanni, 3Qq F35, n. 83

Istituto di conservazione
Biblioteca Comunale di Palermo

Luogo e data
Torino [dato attribuito], 1886

Note alla datazione
La data è desunta dai contenuti delle missive che, sequenzialmente, compongono il carteggio con Colajanni
Mittenti
Lombroso, Cesare

Destinatari
Colajanni, Napoleone (Sociologo, criminologo e politico siciliano)

Citati
Ferri, Enrico (Giurista, sociologo e politico mantovano, allievo prediletto di Cesare Lombroso)
Marro, Antonio (Psichiatra e accademico piemontese, direttore del Manicomio di Collegno)

Consistenza
1 foglio

Lingua
Italiano

Contenuto
Lombroso comunica a Colajanni di aver appena ricevuto le sue note da Ferri, "troppo tardi" per inserirle nel fascicolo successivo dell'«Archivio di Psichiatria», ormai "tutto stampato". "Ma nel mese venturo s'Ella vuole mandare una nota - possibilmente breve - l'inseriremo subito". Lo ammonisce che le cause del delitto sono "a centinaja", irriducibili a una sola: "ora è facile il mostrare la poca importanza di ciascuno [fattore] isolando e imaginando che si voglia appoggiare solo su quello - non però quando si considera ora prevalente l'uno su l'altro - ora sciolti insieme". "Ma per quanto Ella non voglia accettare questo metodo noi saremo sempre confratelli ed amici perché è chiara la sua onestà in proposito - e saldezza di convinzione - che non è negli altri ed avversarii"

Note contenuto
Colajanni annota a margine di accettare "il criterio della complessità", ma sostiene "necessario lo studio isolato, se vuolsi avere conoscenza approssimativa del valore di ciascuno"

Note
Per gentile concessione della Biblioteca Comunale di Palermo