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Lettera di De Crecchio a Lombroso in cui, fra l'altro, esprime forte interesse per le tesi sull'uomo delinquente


Segnatura
Legato Cerù, b.1-2-3, f. De Crecchio

Istituto di conservazione
Archivio di Stato di Lucca

Luogo e data
Napoli, 18/03/1874

Mittenti
De Crecchio, Luigi (Medico legale, accademico e politico abruzzese)

Destinatari
Lombroso, Cesare

Citati
Gandolfi, Giovanni Battista Giacomo Maria (Medico legale e accademico modenese)
Platner, Camillo (Medico legale, docente presso l'Università di Pavia)

Consistenza
1 foglio

Lingua
Italiano

Contenuto
De Crecchio dichiara a Lombroso che, essendo in debito con lui, non può accettare la somma ricevuta in suo nome da "un giovane" per l'acquisto di un libro: "Non posso patire che Lombroso compri la lettura delle mie cose. Sarebbe un voler essere pagato due volte; e questo non sarebbe onesto". Esprime interesse per gli studi sull'uomo delinquente: "Quante cose son da porre a calcolo in tale tesi - e l'educazione poi, che io ritengo la gran maestra della maggior parte dei delinquenti? Quante cose avrei a dirle, carissimo collega al riguardo, pel come l'educazione non che potere, debba modificare il cervello e la sua funzione; ma siamo troppo lontani: avremmo d'uopo di conversare piuttosto che di privarci: si ha tanto poco tempo!". Lo prega di migliorare la "sua orribile calligrafia" o di dettare le sue lettere a terzi: "C'è da rimettervi un occhio a leggere una sua lettera!". Invia la propria fotografia e invia saluti ad alcuni colleghi e amici comuni

Note
Per gentile concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Archivio di Stato di Lucca