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Lettera di Ferrari a Lombroso a cui trasmette alcuni fatti clinici relativi a Prampolini


Segnatura
Archivio Ferrari, b. 39, fasc. 3

Istituto di conservazione
A.S.P.I. - Archivio storico della psicologia italiana, Università di Milano Bicocca, Milano

Luogo e data
Avenza, 25/08/1892

Mittenti
Ferrari, Giulio Cesare (Psichiatra e psicologo reggiano)

Destinatari
Lombroso, Cesare

Citati
Prampolini, Camillo (Politico e parlamentare socialista reggiano)

Consistenza
1 foglio

Lingua
Italiano

Contenuto
Ferrari invia a Lombroso le notizie raccolte su Prampolini, scusandosi per la loro forma poco "unita" dovuta in parte al "tempo" e in parte alle "forze molto meschine". Il suo rapporto illustra fatti ed evita "induzioni", che pure gli erano state suggerite, prospettandosi così "vero ed esatto". Lo informa che la vita amorosa di Prampolini era stata a lungo irrilevante, sia perché privo di mezzi economici sia perché sentimentale ed estraneo ai rapporti puramente carnali con le donne. Prosegue narrando che due anni prima si era fidanzato con una ragazza a cui era rimasto fedele sino alla morte di quest'ultima. Osserva che la sua scrittura epistolare lascia emergere dubbi intimamente vissuti sulla propria opera e la propria vocazione. Ribadisce di aver fatto opera da "cronista", evitando ciò che forse Lombroso si attendeva, perché "dubbioso di saper vedere"; le "notizie" trasmesse sarebbero nondimeno venute utili a lui o a un suo allievo, che avesse studiato "la figura di Prampolini come apostolo"; altre ne avrebbe rese all'occorrenza. Trasmette il proprio indirizzo presso il Manicomio di San Lazzaro 

Note contenuto
Il fascicolo è denominato "Incartamento Prampolini. Lombroso. Riservato"

Note
Per gentile concessione dell'A.S.P.I. - Archivio Storico della Psicologia Italiana (Università di Milano - Bicocca). La lettera è pubblicata all'indirizzo http://www.aspi.unimib.it/collections/object/detail/4164/