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Trascrizione di lettera di Lombroso a Rapisardi in cui lo definisce un genio ed elogia il poema ricevuto ["L'Atlantide"], richiedendone la chiave per identificarne i personaggi


Segnatura
-

Luogo e data
Torino, 16/10/1893

Mittenti
Lombroso, Cesare

Destinatari
Rapisardi, Mario (Poeta e letterato catanese)

Citati
Daudet, Alphonse (Scrittore e drammaturgo francese)

Consistenza
1 foglio

Lingua
Italiano

Contenuto
Lombroso manifesta vicinanza a Rapisardi, costretto "a scontare i frutti più amari" resigli dal "triste privilegio del genio": "i frutti dolci vengono dopo". Dichiara di aver letto con piacere il suo "potente poema", la cui unica colpa, imperdonabile dagli uomini, gli appare appunto "il genio". Richiede chi siano due personaggi del componimento, "colui che lombrosoneggia" e uno spiritista che ipotizza proprio "concittadino": "Io avrei desiderio che qualcheduno facesse la chiave, come si è fatto per Daudet"

Note
La missiva, il cui manoscritto risulta irreperibile, è pubblicata in "Commentario Rapisardiano: con numerose lettere di illustri scrittori a Mario Rapisardi", Catania, Casa Editrice Etna 1932, p. 176